Greene King Abbot Ale

 

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Produttore: Greene King

Formato: Bottiglia 50 cl

Tipologia: Pale Ale

Gradi: 5,0% vol

Temperatura di servizio: 10° - 12° C

Bicchiere: Pinta

Sito: www.greeneking.co.uk

Prezzo: 3,50 €

Voto:

La Greene King Abbot Ale è una birra dal colore ambrato carico, dai riflessi ramati, particolarmente limpida alla luce; nel bicchiere forma una schiuma cremosa, biancastra, di discreta abbondanza ma di persistenza non troppo elevata. Al naso l'aroma è complesso e intrigante, segnato da un buon bilanciamento fra malto e luppolo, con inoltre sentori erbacei e floreali, note di frutta rossa e una leggera tostatura: non male davvero. Al palato la Abbot ci appare più decisa e secca, con un gusto speziato, quasi piccante, e note dolci/amare di caramello bruciato e solo amare di luppolo. Il finale, lungo e appetitoso, è leggermente amarognolo. Una tipica Ale inglese, ma di buon livello senza dubbio: ottimo l'aroma, dolce e invitante, e il gusto, fresco e secco al tempo stesso, tutto ciò dovuto all'impiego di differenti luppoli (Challenger e Fuggles, se non sbaglio) e di differenti fasi di luppolatura (a caldo per l'amaro, più tarda per le note floreali e fruttate). La consiglio quindi vivamente, anche vista la discreta gradazione alcolica che ne fa una buona compagna di bevute. Ora un paio di curiosità storiche: il nome Abbot (abate) deriva dal fatto che la birreria sorge di fianco alla casa dell'ultimo abate della cittadina di Bury St. Edmunds; mentre per l'immagine stessa del prelato sull'etichetta (ora stilizzata ma prima ben delineata), l'artista nel 1955 si ispirò a un'antica immagine del conte di Oxford Herbert Harry Asquith, che però non ebbe mai nulla a che fare con la birra o l'abbazia.

Abbinamenti: affettati freschi come mortadella e salame, salsicce, un primo a base di funghi o ragù, dolci secchi tipo di carote o di noci; di contrasto abbinabile ad un carpaccio di pesce affumicato (spada e tonno).