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Numerose sono le possibilità di classificare le birre. Dal
colore alla gradazione alcolica, dalla provenienza al processo
di fabbricazione, fino al gusto e al retrogusto...
La principale suddivisione stilistica è però fra birre ad alta
e bassa fermentazione ( in base al lievito utilizzato) , cioè fra Ale
e Lager:
- birre ad alta fermentazione:
il lievito predilige temperature elevate e durante il processo sale in superficie del tino di fermentazione.
- birre a bassa fermentazione:
il lievito predilige temperature più basse e durante il processo si deposita sul fondo del tino.
Esiste poi una terza categoria di birre ottenute da
fermentazione spontanea chiamate Lambic.
Sia le ale che le lager possono essere di qualsiasi colore e gradazione,
quindi non sono uno stile di birra (per quanto ampio): nel loro ambito si trovano gli stili
più disparati. Proprio per questo motivo, esistono molte birre che pur potendo ricondursi a una
di queste famiglie, hanno caratteristiche così peculiari che creano stili a se stanti.
Qui di seguito, senza nessuna pretesa di completezza indichiamo i
principali tipi di birra suddivisi secondo i metodi di produzione.
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Ale |
Vasta gamma di tipi di birra, che hanno in comune l'essere
ottenuti da malto d'orzo e l'utilizzo di lieviti ad alta
fermentazione, i quali (terminando rapidamente il processo) permettono di ottenere
come risultato un sapore dolce, dal corpo pieno e fruttato. La
stragrande maggioranza delle birre Ale contiene poi erbe o spezie,
solitamente luppolo, che conferisce un aroma amaro, erbaceo e bilancia la
dolcezza del malto. Le Ale si possono suddividere in tre grandi sottostili
in base alla provenienza geografica: le
Ale belghe, le
Britanniche e le Tedesche.
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Stout |
Sono birre ad alta fermentazione caratterizzate da un colore
molto scuro (anzi, nero) e una tostatura molto marcata (sono
fatte con orzo torrefatto); in genere la gradazione è relativamente
bassa, e l'amaro intenso, con note che ricordano il cacao e il caffè;
caratteristica è anche la crema densa e abbondante, color nocciola.
”Stout” in inglese vuol dire “robusto”, da riferire nel nostro caso non tanto alla
gradazione, ma alla particolare corposità della birra.
Un sottostile delle stout sono le Porter: hanno colore scuro e gusto
torrefatto ma corpo ed amarezza
meno densi.
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Weiss / Weizen |
Sono birre ad alta fermentazione ottenute da una miscela,
all’incirca paritetica, di orzo e frumento. Si distinguono per
la loro leggera cremosità, il colore chiaro dorato, la gradazione media, e un certo
carattere speziato e acidulo. Sono talvolta chiamate "birre bianche", ma non a causa
del loro colore, che è anzi spesso di un biondo opaco se non torbido (principalmente
dovuto alle parti di lievito in sospensione che sono caratteristiche di questa birra), ma a causa della abbondante schiuma che si genera durante la fermentazione. Sono molto dissetanti e rinfrescanti, facilitano la digestione.
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Lager |
Birra di colore oro pallido leggermente velato, ha un sapore mediamente amaro, gradazione alcolica standard che si attesta attorno ai
5% vol e una buona luppolatura (sebbene meno decisa rispetto ad altri stili)
che lascia però spazio anche a toni maltati. In termini estensivi con la
parola Lager si indicano genericamente le birre chiare a bassa fermentazione di
ogni parte del mondo. “Lager” in tedesco vuol dire “deposito” e indica i
magazzini a bassa temperatura dove la birra è messa a maturare.
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Pils / Pilsner |
Di origine ceca, anzi boema, rappresentano forse lo stile più
classico fra le lager chiare: sono di colore chiaro o dorato, in
genere molto luppolate (quindi un po' più amare) e con una schiuma abbondante e dal perlage finissimo.
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Vienna,
Marzen e
Oktoberfest |
Marzen e
Oktoberfest sono spesso denominazioni
intercambiabili, sono birre stagionali prodotte nel mese di
marzo (come indica il nome) e stagionate fino alla fine del mese di settembre, periodo in cui
sono servite sui banconi dell’Oktoberfest. La caratteristica di queste
specialità è il tasso alcolico leggermente maggiore rispetto alle comuni lager. Il
colore è pieno e intenso (dal dorato carico all'ambrato), il corpo è
mediamente denso ed il gusto equilibrato si sposta leggermente sul dolce e in modo più pronunciato sul maltato.
La Vienna
è invece una lager dolciastra, in cui si avverte il sentore del malto e si
nota il colore rosso ambrato
(dovuto all’elevata temperatura di torrefazione del malto stesso , che
viene affumicato ma senza tostatura finale).
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Dunkel e
Schwarze |
Lo stile Dunkel è un tipo
di birra dalle antiche origini, caratterizzato da un buon corpo,
un colore ambrato/bruno e un gusto dolce e maltato. I toni sono spiccatamente tostati, con note di cioccolata e frutta
secca (nocciola).
Le Schwarze (di difficile reperibilità)
sono più scure e più tostate, una sorta di stout a bassa fermentazione, magari un pò più maltate, e
sono caratterizzate da note fresche e secche di liquirizia e
cioccolato amaro. Il nome deriva dal tedesco Schwarz (nero), il colore
caratteristico di queste birre. In genere le scure tedesche e affini sono di gradazione
non alta.
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Bock e
Doppelbock |
Sono i classici stili di origine tedeschi di birre più forti.
Le Bock sono a bassa
fermentazione e a gradazione elevata (fra i 6,5 % e i 7,5% vol). Dense, corpose, con un deciso sapore di malto. Sono di solito chiare,
ma si tratta di uno stile non precisamente ben definito.
Le
Doppelbock sono le “sorelle” più forti delle Bock; hanno un tasso alcolico di oltre 7,5 %
vol. Il loro colore va dal dorato intenso, al bruno, al marrone; il gusto è
fortemente maltato ma con più note caramellate, talvolta bilanciato da una discreta luppolatura. Molte Doppelbock hanno un nome che finisce in
-ator, in omaggio dell'esemplare originale chiamato Salvator.
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Lambic |
Il Lambic è una peculiarità belga. Le birre appartenenti a
questo stile sono prodotte a fermentazione spontanea, sfruttando
i lieviti ed i batteri volatili presenti nell'ambiente, e con una buona percentuale di frumento
non germinato (di solito attorno al 35%). Anche il luppolo
impiegato subisce, prima dell’utilizzo, uno strano processo: viene infatti
lasciato invecchiare per qualche anno (due o tre), durante i quali perde parte della
sua amarezza, assumendo allo stesso tempo caratteristici
aromi non sempre piacevoli. Il risultato è una birra sgasata dalla ricchezza
aromatica inconfondibile ma dal sapore molto acidulo, dovuto alla
proliferazione dei batteri lattici ed acetici nelle botti in cui avvengono
fermentazione e stagionatura, le quali in precedenza hanno ospitato vino e
sherry.
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Birre di Natale |
Come dice il nome, vengono prodotte per essere venduta unicamente
nel periodo
natalizio; possono essere sia ad alta che a bassa fermentazione ma si
presentano generalmente di colore bruno e con una gradazione alcolica
più alta e un gusto più deciso e speziato della norma, per meglio
abbinarsi alla cucina più saporita delle feste.
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